Eleonora Sofia Luca
Sofia Centofanti
Alessandra Lazzaroli
Università Link Campus
Il nuovo oggetto del desiderio in 24 tinte con un esclusivo accordo olfattivo: lusso amabile a prova di bacio
La Maison Hermès, che crea oggetti dal 1837, da oggi ha cominciato un nuovo Metier d’Art, per l’appunto il sedicesimo: creare la Beauté.
I suoi nuovi oggetti sono i rossetti: i Rouge Hermès. Ventiquattro rossetti, ispirati alla seta e al cuoio della Maison, che sono già un cult annunciato, in particolare i tre in edizione limitata per la Primavera/Estate 2020, nei loro astucci a blocchi di colore ipergrafici.
Questo godibilissimo oggetto del desiderio è frutto di un intenso lavoro di design e di ricerca & sviluppo, cominciato ben 5 anni fa, diretto da Agnès de Villers, CEO di Hermès Parfum & Beauté, in collaborazione con Pierre-Alexis Dumas, direttore artistico della Maison.
Un lavoro in team che ha dato vita ad un piccolo talismano del lusso: sono stati disegnati da Pierre Hardy, direttore creativo calzature e gioielli. Il Colore e la femminilità sono stati curate da Bali Barret, direttore artistico universo donna e direttore creativo seta donna. La visione del make-up è ad opera di Jérôme Touron, direttore creativo Beauté Hermès. Infine la maître-parfumeur Hermès, Christine Nagel, ha dato alla collezione l’accordo-firma: ogni rossetto infatti sarà caratterizzato da una fragranza specifica.
“Il suo successo consisterà nel fatto che i nostri clienti sentiranno immediatamente che Rouge Hermès è più di un rossetto, è un oggetto Hermès in sé”, ha dichiarato a The Wall Street Journal Agnès de Villers, direttore della divisione Beauté di Hermès. La maison francese ha in previsione, inoltre, di lanciare sul mercato una nuova categoria di cosmetici ogni sei mesi e anticipa che le prossime new entry saranno fondotinta, ombretti e blush, a cui seguiranno molto probabilmente prodotti dedicati allo skincare.
A dimostrazione del fatto che l’accesso del grande pubblico al mondo del lusso passa sempre più dalla cosmetica e, in particolare, dal make-up, meglio ancora se “instagrammabile”.